giovedì 2 gennaio 2014

1973, il Fat Liberation Manifesto



C'è un motivo per cui da questo blog guardo agli Stati Uniti, il motivo è che per molte diverse ragioni è proprio lì che è iniziata la grande battaglia delle cicce e dei cicci per una società finalmente inclusiva. E tutti coloro che si occupano di Libertà Dimensionale e di Health At Every Size, concetti che solo ora iniziano a condizionare le scelte politiche in USA e UK, fanno riferimento ad un documento fondamentale, il Fat Liberation Manifesto.

Erano gli anni '60 quando i primi attivisti statunitensi iniziarono ad integrare nelle battaglie civili per i pari diritti anche le istanze di chi non era normoforma, soprattutto nell'ambito del movimento femminista. Questo nel tempo prese altre strade, tanto che nel 1969 gli attivisti del nascente movimento per la libertà dimensionale diedero vita ad una associazione nazionale "specializzata", la NAAFA, ancor oggi attiva. E nel 1973 alcune personalità di spicco di quel movimento scrissero il Manifesto, forgiando la strada per una nuova spinta evolutiva per la società occidentale.

Sono passati molti anni, ma quelle tesi rimangono il cardine per capire gli aspetti sociali della questione obesità. La datazione deve anche farci riflettere: ci sono voluti quaranta anni perché negli USA queste tesi iniziassero ad influire davvero anche sotto il profilo politico. Ora è lecito attendersi, a partire dai primi segnali concreti che provengono dal Regno Unito e dalla più rapida circolazione della cultura, nonché dall'incidenza attuale della questione obesità, che per l'Europa i tempi siano assai più stretti. In Italia non siamo messi bene, questo che stai leggendo è l'unico blog italiano ad occuparsi di HAES e Libertà Dimensionale, sebbene talvolta capiti di leggere qualche articolo su riviste di salute e benessere che sembra deviare dal fascismo monodimensionale in cui ancora ci dibattiamo. La speranza, come si dice, è l'ultima a morire. Ecco dunque una traduzione italiana di questo singolarissimo e fondamentale decalogo:

1. NOI riteniamo che le persone grasse abbiano tutti i requisiti per essere rispettati e riconosciuti come esseri umani.

2. NOI siamo arrabbiati per come veniamo usati per interessi commerciali e razzisti. I nostri corpi sono stati ridicolizzati per dar vita ad un immenso e lucrativo mercato basato sulla promessa fasulla di uscire, evitare o schivare quella ridicolizzazione.

3. NOI percepiamo la nostra lotta come omologa a quelle di altri gruppi oppressi da classismo, razzismo, sessismo, generazionismo, imperialismo e simili.

4. NOI chiediamo diritti uguali per le persone grasse in ogni aspetto della vita, come promesso dalla Costituzione degli Stati Uniti (e quella italiana, ndr.). Richiediamo medesimo accesso a beni e servizi di pubblico dominio e alla fine della discriminazione nei settori del lavoro, dell'educazione, dei servizi sanitari e delle istituzioni pubbliche.

5. NOI facciamo i nomi e i cognomi dei nostri nemici, specializzati fautori dell'industria "delle diete". Quesi includono associazioni dietistiche, servizi di dimagrimento, cliniche dell'obesità, dietologi, libri sulle diete, cibo dietetico e supplementi dietetici, procedure chirurgiche, soppressori dell'appetito, farmaci e gadget come "macchine per dimagrire" o simili.
NOI chiediamo che a tutti loro sia chiesto di assumersi le responsabilità di queste promesse fasulle e che sia reso chiaro come i loro prodotti danneggino la salute pubblica. Chiediamo che siano pubblicati studi a lungo termine sull'efficacia statistica dei loro prodotti. Lo chiediamo sapendo che il 99 per cento dei programmi dietetici valutati in un periodo di cinque anni falliscono miseramente, e ben conoscendo quanto possano danneggiare la salute frequenti cambi di peso.

6. NOI ripudiamo la "scienza" mistificatoria secondo la quale noi non siamo in forma. Ha causato e mantenuto la discriminazioni ai nostri danni, in collusione con l'interesse finanziario delle società assicuratrici, dell'industria della moda e degli accessori, di quella del dietismo, del settore dei farmaci e dell'alimentazione, dell'establishment medico e psichiatrico.

7. NOI rifiutiamo di essere soggiogati agli interessi dei nostri nemici. Intendiamo riprendere il controllo dei nostri corpi e delle nostre vite. Insieme, ci impegniamo a inseguire questi obiettivi.

PERSONE GRASSE DEL MONDO, UNITEVI!, NON AVETE NULLA DA PERDERE.
di Judy Freespirit e Sara Fishman
Novembre 1973

(nella foto qui sopra una bellissima immagine di Amanda Levitt, una importante attivista HAES che ha dato vita a Fat Body Politics, con cui ho il piacere di dialogare su Twitter da diverso tempo. Amanda cura una serie di rubriche giornalistiche, organizza e partecipa a convegni dedicati alla Libertà Dimensionale).

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