giovedì 26 dicembre 2013

Ti sparano contro tutta la loro ignoranza



Qualche giorno fa un'amica ha descritto la propria esperienza di vita nei commenti di una delle ultime lettere apparse qui su Cicciones, un'esperienza intensa e significativa:
"Ti ringrazio per le tue parole ma, a costo di passare per presuntuosa, anche io avrei gli strumenti per fare dell'attività motoria la mia arma contro la ciccia, mi sono diplomata all'isef quando avevo il fisico e a 32 anni ho conseguito il brevetto di bagnina; poi la depressione "ha fatto miracoli".......e mi sono ritrovata avvolta in una coperta di Linus di cui non riesco più a liberarmi.

Da quel momento ho vissuto le situazioni più incredibili, dalla ginecologa che si inc....za con mio marito perchè non abbiamo fatto un figlio prima che diventassi obesa..?!? Al capo che si indigna perché non seguo i suoi preziosi consigli in merito al sottoporsi ad intervento di bypass gastrico e derivati... A sconosciuti bimbetti dell'età di mia figlia (8 anni circa) che si sentono autorizzati a deriderti in pubblico per le tue dimensioni sino a considerazioni del tipo: "se ingrassi ancora tuo marito prende il via...." oppure (pediatra di mia figlia) : "Ma lei è ancora incinta?" sapendo benissimo che non lo ero, ecc. ecc.

Io forse non sono scoraggiata sono, solo scioccata, qualcuno mi può spiegare perché non c'è rispetto per gli obesi? Perché la gente si sente autorizzata a vomitarti addosso tanta cattiveria?"
La tua esperienza è pesantissima e dovrebbe essere sufficiente a chi è normopeso per capire cosa significhi oggi qui in Italia vivere con una fisicità diversa. Ti sei scontrata in età adulta con il pregiudizio e ancora di più con la supponenza di chi ritiene di avere il diritto di giudicare, di chi è ammaestrato da decenni di media compiacenti e crede di sapere su di te molto più di quello che sai tu, di chi attribuisce la tua fisicità ad una tua specifica perversione. Per molti, e soprattutto molte, la cosa inizia fin dall'infanzia, quando una dimensionalità imponente trasforma la tua vita in quella di un outsider.

Un grosso abbraccio, teniamoci stretti e lanciamoci ad alzo zero contro questa ossessione sociale che crea vittime ad ogni età, anche tra chi ha tutto il diritto di vivere la propria vita in serenità, a testa alta, diversi nella normalità.

Grazie anche a te per aver condiviso la tua storia. Continuiamo tutti a raccontarci, e a spiegare cosa significhi oggi non essere normoforma. Lascia la tua storia qui sotto o mandami una mail. Capiamoci, troviamoci e lottiamo insieme.

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(fonte foto)

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