mercoledì 25 dicembre 2013

HAES è un grosso regalo! Buon Natale!



Oggi è un giorno speciale e ho pensato di festeggiarlo ricordando a tutti noi il regalo più grande che possiamo fare a noi stessi: pensare al nostro benessere e lavorare per una società più inclusiva, affinché non solo noi si possa star meglio ma anche i nostri figli, i nostri amici e tutti coloro che per un motivo o per l'altro non sono dei normoforma. Per questo il post parla di HAES, quell'Health At Every Size che rappresenta il cuore pulsante del movimento che in Italia ho introdotto con questo blog anni fa con la definizione di "Libertà Dimensionale". HAES è infatti lo scardinatore salutare e gioviale di una società incancrenita e arrotolata sulla normoforma, dove la magrezza decide chi ha e chi non ha, chi è e chi non è, chi gode di diritti e chi no.

HAES è una scelta, quella di focalizzarsi su abitudini sane come parte di un percorso verso uno stato di salute. Diverso, quindi, dal focalizzarsi sul cambiare la forma del proprio corpo sperando che questo significhi una salute migliore.

Studi effettuati sul lungo termine dimostrano che la stragrande maggioranza delle persone che si sottopone ad una dieta entro cinque anni recupera tutto il peso perduto, spesso con gli interessi. E non esistono studi che affermino in modo chiaro una relazione tra perdita di peso e miglioramento della salute. Il dietismo, come lo chiamiamo su queste pagine, non solo produce un fatturato gargantuesco per una grande e diversa serie di industrie e società editoriali a tutte le latitudini, ma non ha alcuna base scientifica quando proiettato sul lungo termine. Non funziona se non per pochissimi individui, talmente pochi da rappresentare una rara eccezione. Da qui parte HAES.

HAES significa uscire dal postulato sociale dell'industria della dieta, fin qui capace solo di attrarre denaro senza riuscire mai a dimostrare l'esistenza di una soluzione reale per la maggiorparte delle persone. HAES vuol dire rinunciare ad alcune cose, come la speranza di entrare in quell'ossessivo e da molti agognato meccanismo sociale al quale si può aderire trasformando un corpo grosso in uno magro. Ma la cura per lo stigma sociale che gli obesi portano su di sé non significa perdita di peso, la sua cura infatti è la fine dello stigma stesso. La Salute è invece una cosa molto personale, ogni persona può scegliere quale debbano essere le priorità per la propria salute e quale il percorso, e non ci sono garanzie per nessuno. Per me accettare quel che sono e adottare abitudini di vita sane è il meglio che io possa fare con questo incredibile e unico corpo, a cui è successo di essere grasso.

Buon Natale, e Auguri per il Nuovo Anno. Nel frattempo, se vuoi, scrivimi della tua esperienza con HAES, del tuo vissuto con un peso straordinario, del tuo rapporto on il Mondo e, se vuoi, persino con le diete. Ogni giorno centinaia di cicce e cicci passano su queste pagine, racconta loro la tua esperienza.

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