sabato 1 febbraio 2014

Newsflash/ Muore, troppo grassa per essere soccorsa

Aveva 52 anni ma né i Vigili del Fuoco né i sanitari avevano modo di soccorrerla. Pesava 160 chili, una forma corporea che non è prevista dalle infrastrutture pubbliche


La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha avviato le indagini sulla morte di Virginia Imparato, deceduta ieri dopo un malore. A nulla sono serviti i soccorsi: la donna, obesa, non ha mai raggiunto l'ambulanza.

A 52 anni Virginia è solo l'ultima vittima della più plateale delle discriminazioni antiobesi, quella che riguarda le infrastrutture sanitarie. Se è difficile accettare che un cinema non disponga di posti abbastanza spaziosi per tutti, diventa assolutamente indigeribile che il Servizio Sanitario Nazionale, che tutti paghiamo con i nostri soldi, si sviluppi considerando solo gli umani di una certa forma corporea.

"Una scala angusta - raccontano le cronache - un peso che superava i 160 kg e una mancanza di attrezzature adeguate per il trasporto delle persone over-size. Virginia Imparato – 52 anni – è morta ieri a Napoli, nella sua casa di Santa Maria la Carità, per un malore".

I soccorritori hanno fatto tutto quello che potevano con i mezzi a disposizione. I Vigili del Fuoco hanno aiutato la donna ad uscire dall'appartamento posto al primo piano, poi hanno messo in atto una serie di tentativi per portarla fino all'ambulanza. Si parla di barella, di un "sacco" e di una sedia. Nel frattempo, però, Virginia spirava.

La denuncia arriva da Salvatore Criscuolo, Responsabile del servizio 118 dell’Asl Napoli 3. Ha spiegato che "non siamo attrezzati per il trasporto dei grandi obesi e anche negli ospedali mancano le strutture idonee per ospitare e adagiare ammalati che superano i 160 chili di peso. Ricorriamo sempre all’aiuto dei Vigili del fuoco, ma nel caso della signora, considerata la sua situazione abitativa, non avevamo alcun mezzo per soccorrerla e portarla prima fuori di casa, poi in ambulanza e, quindi, in ospedale”.

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