lunedì 3 febbraio 2014

I nuovi principi HAES contro l'odio

Una creatura che cambia con l'ampliarsi del dibattito e delle conoscenze sull'obesità. Gli HAES Files sono stati aggiornati 10 anni dopo la loro introduzione. Tutte le novità



HAES cambia e si evolve. A 10 anni da quando è nata l'associazione che sostiene HAES negli Stati Uniti, la ASDAH, il team di lavoro ha deciso di annunciare una revisione e un ampliamento dei principi generali di HAES, il nuovo approccio alla salute, alla fisicità e alla eguaglianza ponderale.

Come spiega Fall Ferguson, docente di Educazione alla Salute presso l'università John Fitzgerald Kennedy e presidente di ASDAH, "in questi 10 anni ASDAH ha ampliato la propria comunità con professionisti, medici, esperti, attivisti e ricercatori. Dal loro lavoro abbiamo compreso che i principi originari di HAES, pur rivoluzionari, mancavano di completezza e inclusività sociale".

Le idee principali rimangono quelle di sempre, naturalmente: affermazione del diritto alla diversità delle forme corporee, dell'approccio multidimensionale alla salute, un approccio comprensivo di pratiche di esercizio e alimentazione mirate al benessere e non al dimagrimento. "Ma - spiega Fall - il panorama è cambiato negli ultimi dieci anni. Il salutismo, l'incrocio di interessi e problematiche di minoranze diverse e la necessità di una diversa giustizia sociale sono emersi come dirimenti (...) Abbiamo iniziato a capire che il nostro silenzio su questi temi potrebbe essere interpretato come un contributo e non un'opposizione a cose come il salutismo, l'imperialismo culturale e il normoformismo".

HAES non è naturalmente proprietà di nessuno, come ben sa chi segue questo blog (vedi anche le FAQ di HAES in Italiano), ma ASDAH rappresenta probabilmente la più importante aggregazione che si occupa direttamente del suo sviluppo. Lo studio del linguaggio adottato può aiutare tutti, anche qui in Italia, per far propri i principi HAES e anche per diffonderli. A portare alle nuove "linee guida" sono stati i convegni della scorsa estate negli USA e il gruppo di lavoro che si è formato in quelle occasioni.

Ed ecco quindi i cinque principi HAES rivisti e ampliati, preceduti dal preambolo iniziale, tradotti naturalmente in italiano:

"ASDAH propone una definizione olistica della salute che non può essere caratterizzata esclusivamente come assenza di disturbi mentali, limitazioni o malattie. Piuttosto, la salute rappresenta un continuum che cambia col tempo e con le contingenze per ciascun individuo. La Salute dovrebbe essere concepita come una risorsa a disposizione di tutti e non come un obiettivo. Inseguire uno stato di salute non è né un imperativo morale né un obbligo per l'individuo e lo stato di salute non dovrebbe mai essere usato per giudicare, opprimere o determinare il valore di una persona.

Il quadro in cui nasce HAES è quello di un dialogo tra professionisti della salute, consumatori e attivisti che insieme respingono l'uso di peso, dimensioni, BMI come veicoli per decidere la salute di una persona, così come il mito secondo cui il peso corporeo sia una scelta. Il modello HAES è un approccio che investe sia le politiche pubbliche che le decisioni private. E' un approccio che sostiene l'accesso sicuro e possibile per tutti alla Sanità e aiuta le persone ad individuare pratiche che supportino tanto il benessere personale quanto quello della propria comunità.

L'approccio HAES rende onore al potere curativo delle relazioni sociali, evolve come conseguenza delle esperienze e dei bisogni di una comunità diversificata, e ha le sue fondamenta nel Diritto.

I principi HAES sono:

1. Weight Inclusivity (Peso non-escludente ma includente)
Accettare e rispettare la diversità intrinseca delle forme e dimensioni del corpo e respingere l'idealizzazione o la trasformazione in patologie di specifici pesi.

2. Miglioramento della Salute
Supportare le politiche di salute che migliorano e rendono eguale l'accesso ai servizi e alle informazioni, e le pratiche personali che migliorano il benessere, inclusa l'attenzione alle necessità fisiche, economiche, sociali, spirituali, emozionali ed altre di ogni individuo.

3. Attenzione e rispetto
Comprendere la discriminazione e lavorare per porre fine allo stigma contro gli obesi, all'odio verso i grassi. Fornire informazioni e servizi partendo dalla consapevolezza che lo status socioeconomico, la razza, il sesso, l'orientamento sessuale e le altre caratteristiche dell'identità hanno un impatto sulla discriminazione antiobesi, e sostenere le iniziative che prendono di mira queste diseguaglianze.

4. Mangiare per star bene
Promuovere un'alimentazione flessibile, individuale, basata sulla fame, sul senso di sazietà, sulle necessità nutrizionali e sul piacere piuttosto che qualsiasi regime alimentare determinato dall'esterno e focalizzato sul controllo del peso.

5. Vivere
Migliorare il movimento, sostenere le attività che consentono alle persone di ogni dimensione e abilità o interessi di impegnarsi in movimento fisico piacevole nei limiti che loro stessi determinano."

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