martedì 21 gennaio 2014

L'errore di Capodanno

I buoni propositi 2014 porteranno miliardi di euro nelle tasche dell'industria del dietismo, e altrettanti chili a chi fallirà l'ennesima dieta. Per cambiare: ascoltare il proprio corpo, non focalizzarsi sul peso, azzerare per sempre la questione calorie



La celebre blogger e psicologa statunitense Hilary Kinavey sul suo blog ha voluto scrivere un decalogo per un "felice 2014" che potremmo definire come un possibile ponte logico tra il dietismo e HAES, e per questo mi sembra utile riportarlo qui. Non che condivida ogni singola parola, trovo che ci siano troppi riferimenti clinici, ma manda importanti messaggi su cui riflettere. Ecco quindi le "10 ragioni per non focalizzarsi sul proprio peso nel corso del nuovo anno":

1. Il 95% delle diete falliscono perché non funzionano. Non sono studiate per aiutare a sostenere la perdita di peso che possono creare. Variare il proprio peso è più dannoso alla salute che mantenerne uno stabile, anche se quello stabile è un numero elevato. Ecco cosa scrive Anne Lamott sull'argomento:
Dobbiamo parlare. So che molti hanno intenzione di iniziare una nuova dieta. Anche io un tempo lo facevo. E odiavo doverlo dire alla mia terapista di allora. Lei mi rispondeva con allegria: Cara, che bello, e quanto peso speri di guadagnare così facendo?"
2. Il tuo corpo non è un problema che va risolto. E' la tua casa e immaginarla come qualcosa di separato, problematico o disgustoso può portare proprio a quel genere di scollamento che ti impedisce di ascoltare i messaggi che ti manda. Hai bisogno del tuo corpo. Lui non mente. Siete in vita insieme e averne fiducia è il tuo diritto di nascita.

3. L'effetto più conosciuto della perdita di peso in un periodo di due anni (Mann e altri - 2007) è l'aumento di peso. Davvero. I chili si riprendono con gli interessi.

4. Focalizzarsi sul peso invece che sulla salute porta le persone a scelte rigide e perfezioniste in nome della perdita di peso, il che non vuol dire promuovere la salute.

5. Quando una dieta fallisce e delude, si finisce per incolpare e stessi. Lo stress personale generato da una mancanza di amore per se stessi può insinuarsi in ogni parte della propria vita e colpire la propria fiducia in se stessi. E' insidoso. Questa volta però possiamo mettere sotto accusa i veri responsabili, le diete.

6. Mettersi a dieta è un percorso prevedibile. Che non si interrompe quando si ottiene la perdita di peso desiderata o quando fallisce. Il solo modo per uscirne è la gentilezza. Eh sì.

7. Lo stress cronico e quello acuto hanno un rapporto diretto con la salute metabolica, molto più di quel che mangiamo, di quanto facciamo esercizio fisico o di quale sia la nostra BMI (percentuale di massa grassa).

8. Tutta la teoria delle calorie che si assumono e si bruciano, teoria a cui si ricorre frequentemente, è vecchia e limita il nostro accesso alle informazioni sulla complessità del metabolismo. I nostri corpi sono regolatori fenomenali. La scienza della regolazione del peso ha dimostrato che i nostri corpi definiscono da sé un range e lo mantengono. Ci sono elementi biologici che indicano quel peso.
"E' necessario cercare in ogoni modo di eliminare quel modo di pensare meccanicistico e fuorviante, che trasforma i nostri corpi in motori e la nostra salute in un bene che può essere venduto e comprato" (Scott-Samuel, 2006)
9. Molte problematiche associate con le forme più abbondanti del corpo possono essere migliorate senza un cambiamento nella BMI ma focalizzandosi su un movimento fisico piacevole, sulla riduzione dello stress e su un approccio salutare al cibo.

10. Si dice che fino al 70% dei Buoni Propositi per il nuovo anno riguardi le diete, il che si traduce in miliardi per una industria che non ha alcun dato scientifico per sostenere quel che afferma! Questa volta si può investire in se stessi anziché nell'industria del dietismo".

(il post di Hilary e della sua collega Dana)
(fonte foto)

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