Da recitare a se stessi e agli altri, una sintesi dell'approccio HAES (Salute ad ogni dimensione) e della battaglia contro la discriminazione sulla forma, l'ultima frontiera dell'ignoranza sociale:
La tua forma, il tuo peso, la tua salute sono tuoi e li gestisci tu.
Sii quello che, quando ascolta l'ennesimo insulto ai ciccioni, reagisce.
Si può star bene mangiando bene e facendo esercizio, anche se non si perde peso.
Accettare se stessi non vuol dire smettere di combattere, vuol dire l'esatto contrario.
Le offese non motivano nessuno e rendono il mondo più piccolo.
Le conseguenze degli insulti? Disordini alimentari, ipertensione, resistenza all'insulina, infiammazione, aumento di peso.
I pazienti che vengono stigmatizzati per la propria forma smettono di andare dal medico.
Il 90 per cento di chi perde peso finisce per riprenderlo, spesso con gli interessi.
La vita si allunga nei paesi ricchi, per i magri, i normopeso e gli obesi.
Certe iniziative antiobesità possono sembrare giuste, in realtà spesso amplificano la discriminazione.
La ricerca sull'adiposità salutare non trova finanziatori: non si possono far soldi se non ci sono corpi da sistemare.
Sei obeso e sei in salute? Smettila di stupirti e comincia a dirlo in giro.
(fonte foto)
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