domenica 2 maggio 2010

Bimbi obesi? Buon senso, please.

Non c'è solo Michelle Obama a dichiarare guerra all'obesità infantile, anche in Italia si moltiplicano iniziative che hanno il lodevole intento di ridurre la dimensionalità non scelta e non voluta dei più piccoli. Ma, come nel caso statunitense, anche da noi ci sono segnali di pericolo su molte iniziative.

L'ultima è quella di Asti, dove ad un percorso clinico se ne associa uno psicologico e sportivo. Al bambino viene proposto di firmare una sorta di contratto, una dichiarazione di intenti, rispettando il quale verrà ricompensato.

Negli USA l'iniziativa della First Lady viene criticata da più parti perché non risolve lo stigma sociale del bambino obeso, anzi rischia di acuirlo nelle scuole e nei suoi ambiti di interazione. Ad Asti, per continuare con l'esempio, c'è invece una certa attenzione a questo aspetto, quasi inedita in questo genere di iniziative. Ma basta leggere le dichiarazioni dei responsabili per comprendere le difficoltà dello stabilire un approccio sano a questo genere di iniziative.

Dichiara infatti una dei medici impegnati nel programma: "Non basta fornire al piccolo paziente e alla sua famiglia schemi di una corretta alimentazione, programmi di attività sportiva e consigli su uno sano stile di vita: con il nostro progetto sperimentale puntiamo a privilegiare il lavoro di informazione ed educazione, rafforzare l’autostima del bambino attraverso i risultati, aiutando a modificare i comportamenti, insieme alla sua famiglia, e fornendo un supporto più costante e duraturo nel tempo”.

Come è ormai evidente nei Fat Studies di Oltreoceano, legare in modo diretto la fiducia in se stessi ai risultati del dimagrimento è pericoloso, tanto più nell'età dello sviluppo. Il motivo è ovvio: nel momento in cui il programma dovesse fallire o il peso successivamente venisse recuperato, la stima di sé, così importante per una vita serena, potrebbe uscirne compromessa, in anni delicatissimi, i più rilevanti per la formazione della personalità.

(fonte foto)

1 commento:

  1. Non sarebbe così grave se gli obiettivi non fossero così espliciti...

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