giovedì 16 aprile 2009

Sei un passeggero obeso? Rimani a terra

Il passeggero obeso che abbia acquistato un solo biglietto aereo potrà perdere il posto che ha chiesto.
Lo ha stabilito la compagnia statunitense United Airlines con una nuova politica anticiccia, una policy del tutto simile a quella di numerose altre società di settore negli USA e in controtendenza rispetto ad altre scelte nel medesimo continente, come i pari diritti del passeggero obeso sanciti in Canada.

Stando a quanto emerso, UAL provvederà a lasciare a terra qualunque passeggero che, seduto al suo posto, non possa tirar giù il braccetto che divide i sedili o a cui non basti l'estensione standard della cintura di sicurezza. Una policy dovuta al fatto che al passeggero obeso non viene garantito lo spazio di cui ha bisogno, tanto che chi vi viaggia accanto ha spesso anche da soffrirne.

Qualora il malcapitato decida di farsi rimborsare il biglietto, UAL bontà sua provvederà senza imporre commissioni o condizioni. In alternativa consentirà senza costi aggiuntivi al passeggero di prendere uno dei voli successivi, ma solo se vi saranno due posti liberi, sufficienti cioè a contenere i fuori-standard. L'obeso che acquisti un biglietto, dunque, non potrà sapere se poi effettivamente riuscirà a volare.

Inutile sottolineare la natura discriminatoria di questa policy. Non si accetta il fatto che non tutti siano uguali e che sia quindi necessario prevedere una flessibilità non solo in fase di costruzione degli aerei (anche gli alti hanno molto di cui lamentarsi) ma anche di gestione dei posti e dei biglietti.

Inutile anche dire che il motivo per il quale è possibile provvedere a togliere diritti agli obesi è il loro stato: come più volte denunciato anche su queste pagine, quando si mette all'angolo l'obeso si può contare su una protezione sociale, sull'accettazione diffusa delle pratiche discriminatorie. L'obeso ha meno diritti e UAL, come tanti altri, lo sa, e può contarci per diminuire le spese operative e portare più soldini ai propri azionisti. Il prossimo passo, ci stanno già pensando, è far pagare di più chi ha un peso superiore ad un certo tetto. Al peggio, cioè, non c'è mai fine.

Paolo

ps. la foto di questo post è presa da qui

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